LE TERRE INVISIBILI - La Puglia Svelata
“L’occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose” lo troviamo scritto all’inizio del capitolo “Le città e i segni - Tamarale” de Le città invisibili di Italo Calvino.
Questa è la citazione che ha ispirato il tema del calendario 2013 “Le Terre Invisibili - la Puglia svelata” che vede pubblicate le foto finaliste dell’omonimo concorso voluto da CLACK e che ha trovato l’appoggio e il sostegno necessari nella collaborazione con il Centro Grafico, potendo così contare sulla sua consolidata esperienza nella pubblicazione di calendari dedicati al mondo della creatività artistica contemporanea, con l’obiettivo comune di coniugare il fare impresa con la promozione dell’Arte, in questo caso della Fotografia, del nostro territorio.
L’intento è stato quello di percorrere i luoghi e le identità culturali della nostra regione con uno sguardo originale e innovativo. Un crogiolo di immagini in grado di cogliere gli spunti e le visioni sognanti che seguissero la lezione di Calvino; sposare la visione pessoniana del tutto come simbolo e analogia per trovare lo straordinario nell’ordinario, uscendo dalle visioni consuete e dalle interpretazioni logiche del reale.
Questa è la citazione che ha ispirato il tema del calendario 2013 “Le Terre Invisibili - la Puglia svelata” che vede pubblicate le foto finaliste dell’omonimo concorso voluto da CLACK e che ha trovato l’appoggio e il sostegno necessari nella collaborazione con il Centro Grafico, potendo così contare sulla sua consolidata esperienza nella pubblicazione di calendari dedicati al mondo della creatività artistica contemporanea, con l’obiettivo comune di coniugare il fare impresa con la promozione dell’Arte, in questo caso della Fotografia, del nostro territorio.
L’intento è stato quello di percorrere i luoghi e le identità culturali della nostra regione con uno sguardo originale e innovativo. Un crogiolo di immagini in grado di cogliere gli spunti e le visioni sognanti che seguissero la lezione di Calvino; sposare la visione pessoniana del tutto come simbolo e analogia per trovare lo straordinario nell’ordinario, uscendo dalle visioni consuete e dalle interpretazioni logiche del reale.
Commenti